Vi è mai capitato di partecipare ad un evento e di rimanere incantati, estasiati dalle decorazioni floreali?
Quando c’è armonia perfetta tra colori, boccioli, sagome, composizioni e il resto dell’ambiente, sicuramente tutto sarà stato predisposto da un Flower Designer. Ebbene sì, esiste una figura professionale – che si affianca agli organizzatori, ai manager e ai Wedding Planner – che si occupa esclusivamente di questo aspetto!
Sentite già il “richiamo” e pensate di aver trovato il lavoro della vostra vita? Allora ecco qualche chicca da sapere per intraprendere questa strada.
Versatilità e creatività sono qualità che non possono assolutamente mancare in uno “stilista dei fiori”. Rappresentano il primo tassello fondamentale del puzzle. Bisogna avere la prontezza di diversificare una composizione pensata per un compleanno da una decorazione per la chiesa dove avverrà un matrimonio, a volte, nella stessa giornata e mettere tutto al servizio della fantasia perché ogni lavoro risulti personalizzato e contestualizzato all’evento.
Inoltre, tutto questo non può e non deve prescindere dalle richieste dei committenti, anzi: il lavoro di questo tipo di professionista consta proprio nell’interpretare i desideri dei clienti e nel dar loro vita. E non è da tutti!
Se siete un disastro con il découpage ed il fai-da-te allora, forse, sarebbe il caso di ripensarci o, al massimo, cominciare a fare pratica. La manualità è una qualità imprescindibile per poter eseguire questo lavoro con maestria, poiché creare con i fiori significa anche essere attenti ai dettagli, tagliuzzare, incastrare, legare, incollare… tutte mansioni che richiedono assoluta padronanza delle proprie doti artigianali.
Proprio come i Wedding Planner, i Flower Designer hanno conquistato l’Italia partendo dagli USA e non sono ancora soggetti, nel nostro Paese, ad una normativa né appartengono ad alcun albo.
Come si può, quindi, imparare e fare pratica, formandosi ed aggiornandosi per poter offrire un servizio impeccabile?
D’altro canto, spesso escono fuori nuovi sistemi e materiali da coinvolgere o procedure differenti per eseguire determinati tipi di step: ecco perché è importante seguire un corso (ne esistono di diversi, in Italia, che offrono anche un attestato di partecipazione o una certificazione da inserire nel curriculum vitae) per scoprire i segreti di questo mestiere, fare pratica al fianco di un professionista già esperto e mantenersi in costante aggiornamento attraverso seminari, meeting e masterclass – anche online -, offerti da chi dei fiori ne ha fatto una passione ed un lavoro a tutti gli effetti.
Soltanto così si potrà imparare a manovrare la carta insieme al fil di ferro, gli steli dei fiori insieme alle foglie secche e ai boccioli di rosa, la colla a caldo, gli spray lucidanti, i barattoli per le candele da distanziare nella maniera giusta e più sicura…
A questo punto è arrivato il momento di mettersi in proprio!
Si può cominciare pensando di pubblicizzare il proprio lavoro attraverso i social network ed una strategia di comunicazione ben studiata, per poi dare vita alla propria attività attraverso un laboratorio (che può essere ubicato anche in casa, se avete spazio) e una Partita IVA quando i guadagni diventeranno cospicui e dovranno, quindi, essere regolarmente inquadrati come mansioni da libero professionista.
Pronti a far esplodere il flower power che c’è in voi?