Elf on the shelf: cos’è e come si realizza
“Elf on the shelf”, ovvero “l’Elfo sulla mensola”, è una tradizione natalizia proveniente dagli Stati Uniti diventata virale da qualche anno anche qui in Italia.
Curioso di saperne di più? Scopri quali sono le sue origini e come organizzare un elf on the shelf perfetto per i tuoi figli!
Le origini dell' elf on the shelf
“Elf On The Shelf” nasce nel 2005 dal libro per bambini scritto da Carol Aebersold e sua figlia Chanda Bell, intitolato appunto “The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition”, diventato poi un best seller in tutto il mondo.
Si tratta di una tradizione di Natale secondo la quale un elfo, dunque un aiutante di Babbo Natale, viene inviato nella casa dei bambini dal Polo Nord per incoraggiarli a fare i bravi per il periodo che precede il Natale – solitamente a partire dal giorno dopo il Ringraziamento che negli America viene celebrato il quarto giovedì di novembre – per poi andare via la vigilia di Natale quando il suo compito sarà terminato.
Tuttavia, questa chiave di lettura dell’ "elfo controllore” non a tutti piace, quindi nel tempo si è diffusa una nuova versione: quella dell’elfo birichino. L’aiutante di Babbo Natale è inteso come un ospite simpatico che viene nelle case dei bambini che scrivono le letterine, per curiosare, conoscerli meglio e… fare un sacco di marachelle!
Di giorno l’elfo sembra un semplice pupazzo giocattolo, di notte invece avviene la magia! Il piccolo aiutante, quando i bimbi sono a letto, prende vita per correre al Polo Nord e riferire a Babbo Natale quanto è avvenuto durante la giornata, per poi fare ritorno a casa e farsi ritrovare sempre in un punto diverso. Sarà compito dei bambini ritrovarlo.
Il portale magico che collega l’Elfo con il Polo Nord sarà una porticina che compare il giorno dopo il Ringraziamento oppure la notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre e scompare il giorno di Natale o all’Epifania.
Come organizzare un perfetto elf on the shelf
Per organizzare un perfetto elf on the shelf, ci sono alcune regole da rispettare:
- I bambini possono dagli un nome e parlargli ma non possono toccarlo, altrimenti perderà la sua magia
- L’elfo si muove solo di notte, quando i bambini dormono, e ogni mattina deve farsi trovare in un punto diverso della casa
E qui il gioco si fa divertente anche per i genitori!
L’Elfo, infatti, ogni notte dovrà essere spostato e potrebbe aver combinato qualche pasticcio o fatto qualche scherzetto ai bambini. Gli adulti dovranno quindi scatenare tutta la loro fantasia! Gli spunti su internet sono tantissimi e ci sono anche numerosi gruppi Facebook dove scambiarsi idee e materiali creativi.
Tra le tante attività da fare con i bambini e l’Elfo, c’è la colazione e la merenda elfica: un momento di condivisione della magia del Natale con tutta la famiglia! È l’occasione per creare dolcetti e biscotti a tema elfi, utilizzare la farina come fosse neve e far sedere il simpatico aiutante di Babbo Natale a tavola con tutti gli umani che lo hanno adottato e con i suoi amichetti.
E tu adotterai un simpatico Elfo questo Natale?
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